Come orientare la pratica in ottica trauma-informed
Come abbiamo visto nell’articolo Ogni allievo porta sul tappetino tutta la sua storia, un approccio trauma-informed tiene in considerazione come ogni allievo si muova da un'asana all'altra assumendo posture che sono l’esito di una vita di lotte e adattamenti, talvolta traumatici. Tenerne conto risulta indispensabile affinché si possa creare un ambiente sicuro per la pratica. Ma questo può non essere sufficiente: a nostro parere un approccio trauma-informed deve anche essere student-based, e non flow-based.
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Cosa significa student-based e flow-based?
Un approccio student-based ha come priorità l’attenzione al praticante e alle sue esigenze del momento, siano esse prettamente fisiche o legate al suo stato emotivo. Ciò comporta per l’insegnante la disponibilità ad adottare variazioni anche sostanziali alla pratica, modificandone le posizioni, l’intensità, il ritmo e altri aspetti inizialmente previsti. Questo richiede all’insegnante un’elevata capacità di sintonizzazione con i praticanti o, in altre parole, di rimanere nel flusso relazionale piuttosto che nel flusso della pratica. Tale abilità non è semplice empatia ma una vera e propria competenza è tecnica e si può affinare nel tempo.
Un approccio flow-based, al contrario, ha come obiettivo l’esecuzione di una sequenza di posizioni progettata precedentemente dall’insegnante, talvolta con specifici obiettivi anatomici/funzionali/energetici, o con lo scopo di portare gli allievi all’esecuzione di una determinata posizione di picco. In questi casi la pratica non viene modificata in modo sostanziale, se non attraverso varianti semplificate di alcune posizioni per facilitare la sequenza ad alcuni allievi.
Per noi, “trauma-informed” significa adottare un approccio student-based, il cui scopo è mettere il praticante nella condizione di poter fare un’esperienza con il proprio corpo, attraverso lo yoga.
È un approccio relazionale e non mira necessariamente a portare il praticante nell’esecuzione di posizioni via via più complesse. In altre parole, non mette al centro la sequenza di posizioni ma l’allievo.
Approfondisci qui: www.yoga-magazine.it/2020/09/somatic-competence-yoga-un-approccio-trauma-informed/
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