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Corpi bloccati in quarantena

L’importanza di conoscere il funzionamento del Sistema Nervoso Autonomo per comprendere il trauma


Mai come in questo momento è importante sensibilizzare alle conoscenze scientifiche che spiegano come si genera il trauma. Riteniamo importante che gli insegnanti di yoga possano contribuire a proteggere i propri allievi dal rimanere "bloccati" nel trauma.



Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) risponde agli stimoli esterni in modo automatico e involontario, ossia senza che noi ne siamo consapevoli. Questo sistema è costantemente un funzione, e rileva eventuali pericoli intorno a noi, coordinando le funzioni del nostro organismo: per esempio, ci fa scattare appena sentiamo odore di bruciato, fa accelerare il nostro battito cardiaco appena riceviamo una notizia allarmante, porta più sangue ai muscoli preparandoci a correre se stiamo per perdere il treno. Rallenta invece il battito cardiaco e aumenta l’irrorazione sanguigna degli organi digestivi quando dopo pranzo ci rilassiamo sul divano. Quando siamo al sicuro permette anche la produzione di cellule immunitarie e riproduttive.


Se il nostro SNA rileva un pericolo, ma il corpo non può esercitare la sua reazione istintiva di attacco o fuga, quel moto rimane inespresso. Tuttavia, i muscoli implicati si attivano comunque, e questo può dare origine a tensioni muscolari e stati d’ansia, poiché l’energia messa in moto per rispondere alla minaccia incombente non trova un'espressione, e il corpo rimane attivato.


Proprio quello che succede in questi giorni in cui siamo chiusi in casa!

Se l’incongruenza tra contesto e istinto motorio persiste nel tempo gli effetti possono essere considerati traumatici.

Potremmo quindi definire “trauma” l’impossibilità di dare una regolazione al corpo, attraverso il moto, a seguito di una minaccia alla nostra vita che permane nel tempo.



Leggi anche: "Vicini da lontano"




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