Il trauma non è tanto nell'evento quanto nel nostro sistema nervoso
Nel contesto di cui ci occupiamo, quando parliamo di “trauma” non ci riferiamo unicamente ai traumi fisici, come fratture, distorsioni o altre lesioni, ma ad aspetti di natura psico-somatica. Si parla infatti anche di emotional trauma, trauma emotivo.
Il pensiero corre subito alla definizione di “trauma” come conseguenza di eventi catastrofici e drammatici come quello che, purtroppo, stiamo vivendo in queste settimane di pandemia, oltre alle guerre, le violenze e gli abusi.
Il termine “trauma”, in realtà, si riferisce non tanto all'evento in sé quanto all'incapacità del nostro sistema nervoso di far fronte a quanto sta accadendo e di recuperare un equilibrio.
Attenzione: non dobbiamo confondere trauma e sofferenza. La sofferenza è uno stato coerente con circostanze drammatiche, mentre il trauma è una condizione cronica in cui il sistema rimane “congelato” producendo risposte non coerenti con quanto accade.
Cosa ci può aiutare?
Anche in circostanze drammatiche esiste la possibilità di proteggerci dalle condizioni che producono il trauma andando ad agire regolando il nostro sistema nervoso.
Come abbiamo illustrato nel precedente articolo Yoga in quarantena, due fattori protettivi sono l’interazione sociale che ripristina un senso di sicurezza, e il movimento organizzato del corpo, per esempio attraverso una pratica yoga.
Il trauma è forse la causa della sofferenza umana
più evitata, ignorata, sminuita, incompresa e non trattata
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