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Cosa significa "abitare il corpo" per un bambino?

Allenare la regolazione emotiva con lo yoga a scuola


In presenza di classi particolarmente eterogenee e impegnative, sempre più spesso le insegnanti chiedono di poter beneficiare dello yoga a scuola, mentre al contrario capita che i genitori si domandino come sia possibile praticare questa disciplina con i bambini. In realtà lo yoga si avvale di un vantaggio distintivo rispetto alle altre discipline, che ne favorisce l’applicazione a prescindere dalla fascia di età: il linguaggio universale del corpo. Il corpo è per lo yoga veicolo di apprendimento in quanto dimora delle emozioni. Imparare ad abitare il corpo attraverso lo yoga significa quindi educare all’ascolto di sensazioni ed emozioni, per sviluppare un buon rapporto con sé e con gli altri.



Ma cosa vuol dire “abitare il corpo” per un bambino?

Significa imparare a stare con le sensazioni che prova, piacevoli o spiacevoli, riconoscendole e condividendole con chi lo circonda. Nel bambino questo presuppone affidarsi durante la pratica agli adulti di riferimento, all’insegnante di yoga, alle maestre di classe, ma anche al contenimento del gruppo dei compagni, per esprimere ciò che sente. In un ambiente studiato, curato e protetto, capace di assorbire anche le emozioni esplosive, il bambino può sentirsi riconosciuto, valorizzato, contenuto; si abbassa così la sua soglia di allerta, si ricostituiscono le risorse personali, aumenta il grado di tolleranza alla frustrazione e alle emozioni spiacevoli, si riduce il livello di reattività.


Come si può realizzare tutto questo nello yoga per bambini?

Intrecciando l’approccio ludico-espressivo di metodi yoga per bambini (come il Giocayoga®, di cui la nostra SCY Teacher Elena De Donato è docente) con quello relazionale e trauma informed di Somatic Competence® yoga. In un progetto svolto nella scuola dell’infanzia e primaria, è stato possibile favorire nei bambini lo sviluppo di uno spazio di ascolto di sé e di relazione con l’altro, in un cammino di apprendimento piacevole e spontaneo. Nella cornice di uno yoga a dimensione di bambino, con ambientazioni a tema, giochi, attività espressive e storytelling, Somatic Competence® Yoga lavora per creare un clima ottimale e un contesto rituale, prevedibile e anticipabile, in cui ogni bambino senta di avere un suo spazio riconosciuto.


In presenza di classi difficili, come può funzionare lo yoga?

Un preliminare lavoro attento e minuzioso concorre a predisporre l’armonia della pratica, mettendo al lavoro tutte le risorse disponibili per superare barriere culturali e intellettive, per rendere la pratica inclusiva e lo yoga uno spazio nel quale ognuno possa sentirsi parte di qualcosa di più grande: una grande fase preparativa, quindi, a prescindere dai contenuti progettuali, si svolge in collaborazione con le maestre per conoscere le peculiarità di ogni bambino, dinamiche e fatiche specifiche della classe e dei singoli, raffinando soluzioni rispetto al setting e alla distribuzione dei vari momenti della lezione insieme alle insegnanti scolastiche.


Quando lo yoga sorprende, anche nelle situazioni complesse

Capita così, dopo tanta dedizione, che ogni pratica diventi un piccolo gioiello di armonia capace di sprigionare tutta la magia dello yoga non solo nei bambini, ma anche nelle maestre che si lasciano guidare nella pratica dalla conduzione dell’insegnante di yoga, per abbandonarsi sul finire al rilassamento insieme ai bambini e arrivare a conclusione della lezione in un ritrovato sorriso.


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